Cos’è il baby blues?
Parto: la fine di un equilibrio
La nascita di un bambino può portare diverse forme di scombussolamento emotivo per i genitori. Si va da sindromi più invalidanti come la depressione post partum, a forme di somatizzazione dello stress come l’ansia o problemi del sonno. Una forma passeggera, ma non meno importante, di disagio legato alla nascita di un bambino è il cosiddetto baby blues.
A differenza della depressione post partum, il baby blues non viene ben compreso (e accolto) da chi circonda i neo genitori, che anzi tende a sminuire e dire cose del tipo: ma non sei contento/contenta, è una così bella cosa? In questo modo il genitore con baby blues sente al contempo di essere irriconoscente ed egoista.
Come aiutare i genitori in difficoltà?
La cosa più importante in questi casi è non generalizzare. Se i fattori scatenanti la crisi sono diversi e molteplici, non potrà esserci una soluzione semplice e univoca. Il malessere, anche passeggero, derivante da una nascita dipende dal senso che i genitori danno a quella nascita, da ciò che significa per loro come individui, come coppia, e quale equilibrio la nascita è andata a minare.
Il baby blues, come la depressione post partum e le altre forme di reazione emotiva alla nascita possono essere ben superate: nei tempi e con le modalità di ciascuno, ma a patto che vengano prese con la dovuta cautela e soprattutto con il dovuto rispetto.