Rifondare l’umanesimo: l’umanesimo è un femminismo (che parla di violenza di genere)
Julia Kristeva ci ricorda che l’umanesimo, come tutte le filosofie, si sviluppa per rotture e innovazioni, anzi è in continua rifondazione.
Il modo migliore per rifondare l’umanesimo è applicarlo ogni giorno: metterlo come il prezzemolo sui piatti poco saporiti, condire la società.
Se l’umanesimo è un femminismo, prima ancora di emancipazione femminile, di parità salariale, di diritto alla maternità, dovremmo parlare di violenza di genere.
Osare l’umanesimo nei rapporti di genere è anzitutto fare un discorso sul diritto di proprietà: una compagna non è una ‘cosa’ di cui si dispone, come un vestito, una casa, una somma di denaro. Avere la proprietà di un bene significa che se serve si tiene; Se non serve si getta via, si regala, o si distrugge.
Una compagna non è una ‘cosa’ di proprietà, non si distrugge quando non se ne riconosce più il valore.
L’umanesimo, oggi, è un femminismo, e parla di violenza di genere. Rifondare l’umanesimo è applicarlo in questa attuale società. Anche quando è un po’ scomodo.