Abbandono, vergogna e narcisismo: perché alcune persone abbandonate ritengono di avere diritti speciali.

Egoismo narcisistico

Alcune persone che sono state abbandonate, e che hanno sofferto la vergogna di tale abbandono, sono portate a ritenersi in credito verso la vita e verso le altre persone. Queste persone credono di avere dei diritti speciali, di ‘meritare’ di più: pretendono che gli altri si diano da fare per loro. 

Questo egoismo, (in definitiva narcisismo) è una reazione che in una prima fase aiuta a sopravvivere all’abbandono, e soprattutto alla vergogna ad esso associata. Pensiamo, per esempio, a bambini di genitori divorziati in seguito a episodi eclatanti, che hanno messo alla berlina la famiglia, o coperto questi bambini di ridicolo: se hanno covato la convinzione magica di avere diritto ad un riscatto, lo hanno fatto per trovare una ragione, per resistere alla vergogna. 

L’egoismo narcisistico diventa un collante interno rispetto all’autostima e alla percezione di essere amabili, di avere un valore personale. ‘Proprio a me fate questo? Io che sono così speciale e degno di nota?’ Se questa reazione può essere tipica nell’infanzia, non è escluso che si presenti anche in età adulta, di fronte ad un abbandono inatteso. L’adulto abbandonato ha una struttura di personalità più evoluta e coesa del bambino, mette in atto un ventaglio di reazioni comportamentali e psichiche più evolute, che lo aiutano a elaborare l’abbandono e la vergogna in maniera più matura. Tuttavia in alcuni casi la difesa narcisistica è inevitabile, e, se posso espormi, anche utile. Ma chiaramente deve avere estensione spaziale e temporale limitate, ossia deve valere per alcune persone, non per tutti, e soltanto per un certo periodo di tempo. 

Relazioni tossiche o disfunzionali

Quando questo atteggiamento diventa generalizzato, invece, si sposta dalle aspettative legate alle relazioni affettive, ovvero ai timori di essere (nuovamente) abbandonati, e si estende a tutti gli ambiti della vita. Ritenere di avere diritti speciali, o che gli altri siano sempre a disposizione, è tipico, ad esempio, di alcuni tossicodipendenti, o di persone che vivono condizioni particolari: essi tiranneggiano chi li circonda con lo scopo di venire serviti. In questi casi ritenere di avere diritto ad un trattamento speciale in virtù delle sofferenze patite in passato falsa la realtà e soprattutto falsa le relazioni. L’aspetto patogeno di questa posizione è che soltanto alcuni si adegueranno e decideranno di restare accanto a questi individui: quelli più deboli caratterialmente, o fragili emotivamente, o bisognosi di avere qualcuno da idealizzare. Mentre chi è più forte, o vorrebbe un atteggiamento più simmetrico probabilmente si allontanerà da loro: reiterando,  di fatto, l’abbandono

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