Sentirsi in colpa

A tutti è capitato di sentire nello stomaco un peso fatto di ansia e angoscia, e di imputarlo al senso di colpa, ossia alla reazione emotiva per aver fatto, o non fatto, qualcosa. 


Responsabilità 


Sentirsi in colpa per una mancanza è certamente cosa buona, e anzi definisce il senso di responsabilità, ossia, se volgiamo, l’attitudine a vivere all’interno di un gruppo o di una collettività. Sentirsi responsabili di un danno arrecato, apre la strada alla possibilità di recuperare, di riparare il misfatto. 


Sin dai tempi di Melania Klein, e dei suoi primi studi su Sigmund Freud, questo è stato correlato con una buona integrazione del . In quest’ottica, chiosava Speziale Bagliacca, “la colpa non è un fenomeno umano primitivo, per sentire colpa occorre avere raggiunto una certa maturità”. Il che significa che le persone in grado di sentirsi in colpa sono persone migliori di altre, che hanno una grande sensibilità, e sanno mettersi nei panni di chi hanno davanti. 


Se parcheggiando urto l’auto del mio collega, o in a discussione mi accorgo di essere andato oltre le righe, è buon segno sentire il bisogno di recuperare, di fare qualcosa per segnalare la mia presa di consapevolezza. 


Colpa senza dolo


Tuttavia non tutti i misfatti comportano lo stesso senso di colpa, e questo significa, di contro, che non tutte le volte che ci sentiamo in colpa ce ne sia un’effettiva ragione. Quando il senso di colpa per aver fatto qualcosa di sbagliato, e soprattutto per aver causato la sofferenza di qualcuno, eccede la normale tollerabilità, per usare un’espressione non psicologica, questo senso di colpa è la spia di una paura più profonda, una paura che ha soltanto trovato un’altra occasione per uscire allo scoperto. 


Prendiamo il caso di due fidanzati che interrompono la loro relazione. Senza dubbio uno dei due cercherà di fare sentire in colpa l’altro, di indurlo a tornare sui suoi passi. Come ben sappiamo, in genere questi tentativi restano vani, non hanno nessun esito. Ossia, quando si decide di troncare una relazione, non c’è senso di colpa che tenga. Pertanto, se esistono misfatti senza colpa, per quale motivo debbano esistere sensi di colpa in assenza di veri misfatti? 

È così che il focus deve spostarsi su quella sensazione di disagio, su quell’esigenza così pressante di riparare alle nostre mancanze. Se quel pensiero dura oltremisura, e arriva a rovinarci un’intera giornata, è segno che merita di essere affrontato una volta per tutte. 

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